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5 Anni Fa – PrimaverAudio 2013 – Cosa è la Musica Liquida

 

Con questo video, facciamo un salto indietro nel tempo di 5 anni, al 2013.

Lo spunto è la mostra audio PrimaverAudio organizzata dalla rivista QuotidianoAudio.

In quell’occasione, Massimo Piantini, interviene su un argomento che oggi è quasi scontato, ma che allora invece era molto controverso: Cosa è la Musica Liquida e le ragioni tecniche che portano inesorabilmente alla sua diffusione.

Prima ho usato la frase “oggi è quasi scontato”, perché tuttora in alcuni appassionati esiste questo dubbio, quasi sempre dovuto dalla mancata informazione sull’argomento.

Invece 5 anni fa, l’assenza quasi totale di notizie, portava i non addetti ai lavori, a confusioni e difficoltà nell’orientarsi nelle scelte tecniche.

Vediamo dunque i termini della questione.

Il problema maggiore per la produzione di musica, è sempre stato quello di dove immagazzinare il segnale audio e come renderlo facilmente fruibile al pubblico.

Fino agli anni 80, il segnale poteva essere stoccato in due soli supporti, LP e Nastro Magnetico.

Nel 1980 Sony e Philips misero a ponto lo standard Audio CD, cristallizzato per 30 anni nei dettami tecnici del famoso Red Book.

Il cd nacque per un esigenza molto semplice: sviluppare un supporto che potesse ospitare 650/700MB di segnale audio.

In quel periodo infatti gli HD, dove negli anni successivi sarebbe stato stipato il segnale audio registrato, avevano la capacità massima fra 30 e i 50MB. Ecco quindi la ragione della nascita del CD.

Oggi però la situazione è radicalmente cambiata. HD dalla capacità di 1 TB, che sono il taglio normale della produzione di questo supporto,  possono ospitare più di 1000 cd in formato non compresso.

In più, il 99,99% delle registrazioni è fatto su Hard Disk Recording con risoluzione minimo 24bit 96kHz.

Alla luce di questi due dati, ha senso oggi trasformare un segnale ad alta risoluzione, in segnale 16bit 44,1KHz a più bassa risoluzione, per immagazzinarlo sul CD?

La risposta ovviamente è no.

Oggi ha senso solo lasciare i dati audio nel formato originale, ad alta risoluzione, e fruirlo con la qualità massimo possibile.

Ecco spiegato perché la diffusione della Musica Liquida è inesorabile e altrettanto inesorabile, la drastica riduzione della diffusione del CD Audio.

 

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